Lavoro minorile nelle miniere del Congo

#56
07
gennaio
2020

Il minerale di cobalto e di rame è reperibile facilmente in alcune zone anche in superficie, quindi senza richiedere lo scavo in profondità. Alcune miniere "artigianali" non legali, raccolgono il minerale utilizzando manodopera largamente disponibile, conseguenza della disgregazione contadina. L'attività assume carattere famigliare quindi la presenza al lavoro di fanciulli è naturale. Poi la corruzione e la mancanza di scrupoli da parte della gestione della miniera contribuisce allo sfruttamento. La domanda di cobalto, utilizzato nelle batterie, è passata da 5.000 tonnellate di inizio secolo a 65.000 tonnellate previste per il 2020. Il prezzo si è quadruplicato dal 2016 al 2018. Le miniere "artigianali" operano in una propria concessione di 120 Km2 chiusa con "barriere elettrificate" e ingressi sorvegliati e con 5.000 lavoratori "creuseur" scavatori artigianali non salariati. In teoria i minori non sarebbero ammessi, ma la realtà è notoriamente diversa. Nel Congo i fanciulli dai 5 agli 11 anni sono 18 milioni dei quali 9 milioni sarebbero costretti al lavoro.