#96
21
aprile
2021

Attraverso le ambiguità visive è possibile rappresentare solidi o spazi impossibili.

L’osservatore influisce sulla visione modificandola poiché la visione non è l’atto passivo di ricezione di un’immagine esterna ma un’elaborazione “creativa” dell’individuo legata ai suoi modelli di pregiudizio culturale.

È un paradosso poiché questo oggetto quindi non può esistere nella realtà ma può essere solo disegnato.

Si tratta di meccanismi percettivi talmente radicati nel nostro cervello che, nel momento in cui qualche elemento nel campo visivo ne contraddice le regole, non siamo più in grado di stabilire distanze, orientamento o dimensioni degli oggetti osservati.

Paolo Malagoli