Sono passati 10 anni da quando le proteste pacifiche contro il governo del presidente Bashar Assad, scoppiate nel marzo 2011 sull'onda delle cosiddette 'primavere arabe', innescarono una rivolta popolare che rapidamente si trasformò in una vera e propria guerra civile. Nonostante un decennio di combattimenti e un paese distrutto, Assad rimane saldamente al potere. La Siria è oggi economicamente al collasso e divisa in tre parti. Un gruppo legato ad al-Qaida domina la provincia nordoccidentale di Idlib, mentre i ribelli sostenuti dalla Turchia controllano alcuni tratti lungo il confine turco. Le forze curde siriane sostenute dagli Stati Uniti controllano circa un quarto del paese nel nord-est. Assad controlla il resto. Il conflitto ha ucciso circa mezzo milione di persone e sfollato metà della popolazione siriana che, prima della guerra, contava 23 milioni di abitanti, di cui più di 5 milioni sono rifugiati, la maggior parte nei paesi vicini, soprattutto in Libano.

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