Tutto intorno è luminoso, è uno spettacolo di una bellezza difficile da descrivere per il suo fascino, si prepara il magico tramonto e si tinge di celeste con note rosate, l'orizzonte sembra di cristallo, di madreperla.

E' un mare stanco, lento, immobile, violato dal nostro battello che apre ai suoi fianchi l'acqua della laguna con onde spumose, come dei merletti iridati e turbinanti di schiuma che si accartocciano, si intrecciano in una danza di vortici che sfugge verso poppa dove lentamente si attenua in morbide onde successive che si susseguono sulla distesa cangiante che ci circonda.

La luce muta lentamente e una inondazione di rosso porpora dorato tinge la evanescente linea dell'orizzonte dove lentamente il disco del sole si immerge nelle liquide profondità, facendo apparire una stria di luce che si propaga nell'acqua.

Al nostro incedere il mare si increspa di striature parallele azzurro verdognole che si allontanano verso l'orizzonte dove si smorzano contro il cielo.

La scura silhouette dei relitti di capanni sospesi ai suoi pali, come fantasmi specchiano la loro immagine sull'acqua purpurea e mentre avanziamo lentamente si alternano uno dopo l'altro.