I manichini con le loro varie fattezze ci guardano silenziosamente, con la loro presenza enigmatica, immersi in uno spazio immaginario senza tempo, in una realtà dove si sovrappongono le immagini. Ci sovrastano imponenti, nei lori volti anonimi, privi di fisionomia, immersi in un doppio spazio immaginario, ipercromatico, in una atmosfera sospesa e solo parzialmente reale. Quello che vediamo è solo apparenza, avviene una trasformazione di ciò che è noto in estraneo, inquietante ed enigmatico.